L’Associazione pescatori di Grigno ha in concessione l’ultimo tratto Trentino del fiume Brenta, dal confine con Ospedaletto fino al confine con il Veneto. Il fiume che attraversa la Bassa Valsugana in questa zona è invitante per qualsiasi tipo di tecnica, dato che la varietà di acque e di ambienti acquatici è impressionante: si passa da tratti stretti e veloci alle grandi lame a corrente lenta che caratterizzano i punti dove l’alveo è più largo, pressochè ovunque sono presenti buche e raschi. Benchè sia costeggiato dalla Ciclabile della Valsugana per tutto il tratto in concessione ad APDG , il Brenta in questa zona non perde minimanente il suo fascino di fiume selvaggio ed è una vera e propria palestra per i pescatori a mosca, per gli spinner e per i pescatori al tocco, dato che il pesce è ben presente in tutta la zona, sia selvatico che di semina: grande protagonista è la trota fario, ben presente in tutte le acque in concessione, seguita dalla trota marmorata di cui negli anni sono state documentate catture di esemplari notevoli. Non mancano persici, temoli e cavedani e gli incontri con i lucci anche di taglia sono tutt’altro che infrequenti. Da sottolineare è che nei tratti in cui il Brenta è più ampio non mancano numerosi e comodi accessi alle acque, ideali per gli anziani e per chi volesse portare a pescare i bambini. È possibile praticamente ovunque trovare spazio per distendere la coda di topo, così come è difficile trovare punti in cui il guado risulta difficoltoso. Per chi volesse praticare una pesca più finesse i tratti consigliati sono il Rio Resenzuola particolarmente indicato per la pesca al tocco - ed il torrente Grigno, che attraversa una gola imponente che attira gli amanti del canyoning di tutta Europa